Ultimo - Chiave
sfidarsi allo specchio,
per le cose di un tempo
che mi tagliano dentro,
per tutti i ricordi
tra quelli che scordi,
le notti in un parco tra amici e discorsi,
per quando ho sbagliato
talento sprecato,
su un banco di scuola, io, perplesso e incazzato,
per lei che mi amava,
i suoi occhi pianeti
in cui entri per sbaglio ed esci in punta di piedi,
per le frasi mai dette
chi corre e poi smette,
per chi parla d'eroi e dopo un passo s'arrende,
fottuti i miei pianti, i miei occhi più stanchi,
per chi chiede un sorriso e ha mille rimpianti,
per le mie promesse da sempre le stesse,
vado a vincere e torno, mamy dimmi ci riesci,
per mio padre che aspetta che io sia più tranquillo,
nonostante i tuoi sbagli, sei tra gli esempi più grandi.
Per i momenti di semplicità
per chi rimane e chi se ne va
per le volte che cammino in questa strada e non so dove mi porterà
e per chi aspetta una vita diversa
per me che avevo una stella e l'ho persa
per chi si vanta di esser forte io che invece incido un'altra debolezza
un'altra debolezza
un'altra debolezza
Per chi ha visto fallire progetti importanti,
chi rifugia nei grammi i suoi tagli più grandi,
per le mie tante parti che mi rendono instabile,
un dolore abitabile che riempe le pagine,
per i figli di troia che non mi hanno compreso,
per chi sogna soltanto chi si sente un peso,
per chi parte da solo ma poi torna cambiato,
per chi invece sta fermo e da un pezzo ha mollato,
per la barca che vola se non trova il suo mare,
per l'incendio che brucia tutto ciò che rimane,
per la pioggia che bagna le mie ansie di notte,
per chi ha chiesto di esistere ma nessuno risponde,
per le volte che ho urlato: "io mi sento diverso",
e non riesco a capire qui dove sia il senso,
se nasci solo, vivi solo, muori solo,
sono pessimista quanto basta per sentirmi solo,
per chi non si innamora perché odia star bene,
per chi invece ama tutti perché il vuoto lo teme,
per il panico infame per la nota sospesa,
per chi è ultimo e vale per la chiave che ho appesa.
Per i momenti di semplicità
per chi rimane e chi se ne va
per le volte che cammino in questa strada e non so dove mi porterà
e per chi aspetta una vita diversa
per me che avevo una stella e l'ho persa
per chi si vanta di esser forte io che invece incido un'altra debolezza
Per i momenti di semplicità
per chi rimane e chi se ne va
per le volte che cammino in questa strada e non so dove mi porterà
e per chi aspetta una vita diversa
per me che avevo una stella e l'ho persa
per chi si vanta di esser forte io che invece incido un'altra debolezza
un'altra debolezza
un'altra debolezza
Caparezza - Una chiave
Ti riconosco dai capelli, crespi come cipressi
Da come cammini, come ti vesti
Dagli occhi spalancati come I libri di fumetti che leggi
Da come pensi che hai più difetti che pregi
Dall'invisibile che indossi tutte le mattine
Dagli incisivi con cui mordi tutte le matite
Le spalle curve per il peso delle aspettative
Come le portassi nelle buste della spesa all'Iper
E dalla timidezza che non ti nasconde perché ha il velo corto
Da come diventi rosso e ti ripari dall'imbarazzo che sta piovendo addosso
Con un sorriso che allarghi come un ombrello rotto
Potessi abbattere lo schermo degli anni
Ti donerei l'inconsistenza dello scherno, degli altri
So che siamo tanto presenti quanto distanti
So bene come ti senti e so quanto ti sbagli, credimi
No, non è vero
Che non sei capace, che non c'è una chiave
No, non è vero
Che non sei capace, che non c'è una chiave
Sguardo basso, cerchi il motivo per un altro passo
Ma dietro c'è l'uncino e davanti lo squalo bianco
E ti fai solitario quando tutti fanno branco
Ti senti libero ma intanto ti stai ancorando
Tutti bardati, cavalli da condottieri
I tui maglioni slabbrati, pacchiani, ben poco seri
Sei nato nel Mezzogiorno però purtroppo vedi
Solo neve e freddo tutt'intorno come un uomo Yeti
La vita è un cinema tanto che taci
Le tue bottiglie non hanno messaggi
Chi dice che il mondo è meraviglioso
Non ha visto quello che ti stai creando per restarci
Rimani zitto, niente pareri
Il tuo soffitto, stelle e pianeti
A capofitto nel tuo limbo, in preda ai pensieri
Procedi nel tuo labirinto senza pareti
No, non è vero
Che non sei capace, che non c'è una chiave
No, non è vero
Che non sei capace, che non c'è una chiave
Noi siamo tali e quali, facciamo viaggi astrali
Con i crani tra le mani
Abbiamo planetari tra le ossa parietali
Siamo la stessa cosa, mica siamo imparentati
Ci separano solo i calendari
Vai, tallone sinistro verso l'interno
Caronte, diritto verso l'inferno
Lunghe corse, unghie morse, lune storte
Qualche notte svanita in un sonno incerto
Poi l'incendio
Potessi apparirti come uno spettro lo farei adesso
Ma ti spaventerei perché sarei lo spettro di me stesso
E mi diresti: "Guarda, tutto apposto
Da quel che vedo, invece, tu l'opposto
Sono sopravvissuto al bosco ed ho battuto l'orco
Lasciami stare, fa uno sforzo, e prenditi il cosmo
E non aver paura che"
No, non è vero
Che non sei capace, che non c'è una chiave
No, non è vero
Che non sei capace, che non c'è una chiave
Una chiave, una chiave, una chiave, una chiave
Michele Bravi - Chiavi di casa
Ho smarrito correndo le mie chiavi di casa
Ho sentito il bisogno di vederti arrivare
Son dovuto andar oltre per poter ritornare
Non mi ricordo l'odore, lo strano sapore
che avevamo addosso
Solo noi, a dare un senso ad ogni limite
Perché non mi è servito a niente rimanere solo
E non è vero che il silenzio puó risolvere
Avrei dovuto dirti prima di partire
Di lasciare indietro una ragione per tornare
Proprio ora, adesso, che ho fissato una meta
Ho smarrito correndo il senso e la direzione
Ho nascosto i ricordi fra le scelte sbagliate
Perché ogni ritorno lo credevo un errore
E mi ricordo il tuo odore, le nostre paure che avevamo addosso
Solo noi, a dare pugni sordi agli angoli
Perché non mi è servito a niente rimanere solo
E non è vero che il silenzio puó risolvere
Avrei dovuto dirti prima di partire
Di lasciare indietro una ragione per tornare
E non è servito a niente farci cosí male
E cercare le risposte, separandole da noi
Sai che per ogni strada che ho percorso
Sono sempre ritornato al punto in cui ti ho perso
Prendere a calci il dolore
Ricercarti negli altri
E per tenerti accanto, ti ho rotto in mille frammenti
Abituarsi all'assenza, ai giorni senza di te
Per ritornare verso casa
Perché non mi è servito a niente rimanere solo
E non è vero che il silenzio puó risolvere
Avrei dovuto dirti prima di partire
Di lasciare indietro una ragione per tornare
E non è servito a niente farci cosí male
E cercare le risposte, separandole da noi
Sai che per ogni strada che ho percorso
Sono sempre ritornato al punto in cui ti ho perso
J-Ax - Le chiavi di casa
Scusa un attimo ma non vorrei sbagliarmi, ma è lui?
E sì che è lui Ettore Ettore va chi c'è
Sì sono io hai buona vista
Dammi la mano o fratello barista
Non mi alzo se no cado come una pera
Questo è il terzo posto dove vado stasera
Ora nelle vene scorre Heineken
Sono pieno come il reggiseno della Hunziker
Voglio ordinare da ordinaria persona
Questo sgabello è un trono dammi una Corona
Ma quella col limone in punta, scusa
Questa banda di humpa lumpa sono la mia cumpa
Gigi Gianca Spazio Marietto
Ti presenterei la mia ragazza ma sta vomitando al cesso
E il mio successo dove l'ho messo
Ora suono da solo ma ho ancora più di un complesso
E sì che avevo un futuro sicuro con quel nome lì
E invece sono qui
Io non so dove ho parcheggiato oh-uh-oh
Io non trovo le chiavi di casa ah-ih-ah
E ho perso il telefonino
E non mi ricordo la strada ah-ih-ah
Sei simpatico oh, comunque complimenti per la musica
No no no complimenti a te per il locale così ampio luminoso
Va che lampadario va
Infatti ho su gli occhiali neri
Se mi vedi le pupille chiami i carabinieri
Sì vado nella radio su Mtv ma lì
Sono un turista la mia casa è questa qui
E ci sono nato e c'ho vissuto non mi trovo male
Tra persone ad un minuto dallo sbrocco totale
Che non hanno programmi che anche a 40 anni
Non sanno cosa faranno da grandi
E sì conosco tanti nomi importanti
Che possono spingere una carriera avanti
Dovrei sfruttarli potrei chiamarli
Andrei a trovarli ma
Io non so dove ho parcheggiato oh-uh-oh
Io non trovo le chiavi di casa ah-ih-ah
E ho perso il telefonino oh-uh-oh
E non mi ricordo la strada ah-ih-ah
Cioè ma spiegami una cosa, no perché
Onestamente dalle canzoni
Sembra che sei uno da quella parte lì
Io adesso non mi impegno più di tanto sai col bambino
E tutto però ai miei tempi io menavo, no
Tu, dimmi, da che parte stai?
Alla fine non mi trovi da Berlusconi o Prodi
Considero pari terroristi e nazi
Non ho fatto i soldi come Donald Trump
Io corro da solo come Forrest Gump
Su quello che vivo scrivo canzoni domani
Potrei mollare tutto andare a Miami
Nascondere la faccia tra gli americani
Sulla spiaggia col pacco tra le mani
O a fare un giro in barca
Altro che stare qui a sudare in un bar di viale Sarca
Con le generazioni cresciute a Italia 1
Studiando Manzoni attenti che nessuno
Ci desse schiaffoni negli anni '80
Tra vasche in samba e taccheggio alla standa
Tra chi s'è rilassato e chi l'hanno legato
Avevo anch'io un appuntamento con il mio avvocato ma
Io non so dove ho parcheggiato oh-uh-oh
Io non trovo le chiavi di casa ah-ih-ah
E ho perso il telefonino oh-uh-oh
E non mi ricordo la strada
La mia gente è tutta ubriaca ah-ih-ah
E io ho l'ascella sudata ah-ih-ah
A casa ho l'aria condizionata
Ma non trovo le chiavi di casa
Vabbè comunque
Ragazzi c'è da chiudere, il primo giro lo offro io
Fanno 200 Euro
Scusa scusa oh dove vai
Ettore Ettore scusa vai fuori a prenderlo
Ma non ci credo
Willy Peyote - Le chiavi in borsa
Ma vuoi dirmi che tu non te ne fai?
Non mi piacciono i locali pieni
E sai, non faccio foto da mai
Cerco di salutare cordialmente i miei vicini
Così non penseranno che gli rubo la wi-fi
M'hanno detto che ogni giorno gli ultimi saranno i primi
Ma vedo chiese vuote e si affollano i video poker
Perché scommettere è un po' come avere fede
Non so se serva più coraggio o fortuna
Tu fidati di me oppure no, va bene uguale
Ma togliti le scarpe e calmati e fanne una
Non vorrei sconvolgere i tuoi piani
Ma questa casa sembra più accogliente se rimani
Mettiti comoda, se no a che cosa servono i divani?
Per litigare c'è tempo domani
Lei mi guarda negli occhi come se stesse cercando qualcosa di corsa
E sparge tutto sul tavolo come quando non trova le chiavi in borsa
Lei mi guarda negli occhi come se stesse cercando qualcosa di corsa
E sparge tutto sul tavolo come quando non trova le chiavi in borsa
E secondo me cerca qualcosa che neanche c'è
Trova qualcosa che neanche cerca
E lascia qualcosa di sé, qualche cosa di sé
E secondo me cerca qualcosa che neanche c'è
Lascia qualcosa che prima non c'era
E ruba qualcosa di me, qualche cosa di me
Vedi? Noi siamo due, ma sembriamo di più
Ognuno ha le sue, pensa a cosa farebbe Gesù
Ma se stai così vicina a un certo punto non capisci più
Dove comincio io e finisci tu
Mai più, mai più, vuoi stirarmi i piani
Ma sono le contraddizioni infondo ciò che ami
Mettiti comoda se no a che cosa servono i divani?
Per litigare c'è tempo domani
Lei mi guarda negli occhi come se stesse cercando qualcosa di corsa
E sparge tutto sul tavolo come quando non trova le chiavi in borsa
Lei mi guarda negli occhi come se stesse cercando qualcosa di corsa
E sparge tutto sul tavolo come quando non trova le chiavi in borsa
E secondo me cerca qualcosa che neanche c'è
Però la lascio cercare, so che se lei vuole alla fine salta fuori
Lei mi guarda negli occhi come se stesse cercando qualcosa di corsa
E sparge tutto sul tavolo come quando non trova le chiavi in borsa
Lei mi guarda negli occhi come se stesse cercando qualcosa di corsa
E sparge tutto sul tavolo come quando non trova le chiavi in borsa
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